Ely, Cromer, Blakeney Natural Reserve, Wells Next the Sea, Holkham beach Natural Reserve, Holme Dunes Nature Reserve di Brancaster, King’s Lynn, Castel Rising, Snettisham Nature Reserve , Sandringham, Hunstanton Cliffs , Castel Acre Priory and village, Oxburg estate and Hall, Dinant
Mercoledì 28 giugno 2023. Mattina in camper a riposarci e a completare i preparativi per la prossima partenza (pappa della Nina). Andiamo a prendere la Jessica all’uscita dal lavoro : oggi ci aspetta il nuovo spettacolo di Megan, che vediamo insieme ad alcuni degli/le amici/che del corso di teatro di Jessica. Titolo : Strangers, al Lion and Unicorn Pub and Theatre, rappresentazione delle 19.30 (dopo la giornata di lavoro ‘normale’ di Megan, iniziata la mattina alle 6). Racconto della solitudine e della difficoltà di comunicare delle persone nella frenesia esistenziale della metropoli londinese, dove tutto corre velocissimo …. ma dove tutto sembra non cambiare mai. Belli i dialoghi composti dai frammenti di pensiero dei vari personaggi che si incastrano ed articolano tra di loro, come se – del tutto inconsapevolmente – tutte le persone fossero attraversate dagli stessi sentimenti e dalle stesse aspettative, ma non riuscissero a rendere comuni queste esperienze. Sarà il suicidio di un ragazzo a scuotere l’alienante routine. Il personaggio di Megan è quello incontaminato, osservante, non giudicante, fuori dalle caratterizzazioni : osserva con sguardo aperto e stupore le dinamiche individuali degli altri personaggi, più caratterizzati. Alla fine dello spettacolo ti viene l’idea di salutare chi siede vicino a te in metropolitana, o di fare un sorriso ad una signora in bus, o a esprimere un qualsiasi gesto di gentilezza ed umanità nella città che corre. Sintesi di Gabriele : “buio totale , per me si tratta di gente che va a Londra e non conosce nessuno e deve cercare di infilarsi nel gruppo”. Dopo teatro : cena in un ristorante vegetariano, con tutti gli amici di Jessica (Matisse, Megan, la coinquilina di Megan), tutti molto premurosi con noi ed attentissimi a non farci sentire soli . Tutto offerto da Jessica (!!!!!!!!!!!!!!!!), unanimamente soprannominata “la Principessa”.
Rientriamo in camper ringiovaniti di almeno 15-20 anni (ringiovanimento concentrato ai piani alti, sicuramente dalla prima vertebra lombare in su ; sotto, più si scende più aumentano i problemi).
Buonanotte ( oggi solo 4 Km.).
Strangers – Lion and the Unicorn Theatre, London
Giovedì 29 giugno 2023. Consueto appuntamento con la Jessica all’uscita dal lavoro : questa sera ci ha regalato lo spettacolo che si tiene in questi mesi al Coliseum Theatre, dove lavora . We will rock you, è il racconto della storia del rock ideato da Ben Elton, stella del teatro inglese (comico, attore, sceneggiatore, scrittore), molto amato dal pubblico che accoglie ogni sua uscita in scena con applausi fragorosi e saluti, che ha lo scopo primario di sostenere la riproposizione delle più famose canzoni dei Queen. Spettacolo del filone dei Juke box musical ci spiega la Jessica : la storia è una trama abbastanza fragile (che ad un certo punto corre il rischio di diventare bella per tanto è brutta). In sintesi, in un distopico mondo futuro – governato dalle forze del male impersonate da una crudele imperatrice dispotica – in cui l’anima delle persone è stata inaridita dalla assenza dell’arte e delle emozioni, ed ogni tentativo di espressione individuale è punito con la reclusione immediata – la riscoperta del rock ridarà un’anima ed una speranza alle persone. Circa : almeno questo io ho capito. Ma la storia – che incorpora nei dialoghi i titoli di moltissime canzoni famose in continui giochi di parole – non riesce proprio a distaccarsi dalla parodia di un videogioco : più procede più diventa scombinata ed improbabile, comunque la guardi . Però è compensata alla grande dalla eccezionale bravura dei musicisti, dei cantanti , dei ballerini che ci donano un grande concerto dei Queen (approvato anche da Brian Adams, intervenuto alle prime rappresentazioni).
E tutto questo : in un palco di prima galleria riservato solo a noi . Un sogno ! Siamo praticamente sul palco e non perdiamo neppure un movimento di scena. All’entrata in teatro la maschera all’ingresso – appena vede che siamo in compagnia della Jessica – squarcia la folla con un ampio gesto del braccio e ci apre trionfalmente il cammino. A mezzanotte rientriamo in camper giovanissimi : io non mi sento più di 20 anni e potrei tranquillamente tirare mattina…. Non fosse che domani partiamo per la nostra desiderata quasi settimana di vacanza con la Jessica.
Quindi : buonanotte ! (oggi 7 Km.)
Venerdì 30 giugno 2023. Completati tutti i preparativi per la partenza ci facciamo la doccia – dopo sollecito all’uscita dei nuovi solerti operatori del campeggio – e ci dirigiamo al parcheggio di Sainsbury di Angel, punto di incontro con la Jessica. Scopriamo però che anche nel parcheggio del supermercato la sosta è limitata a 2 ore, al termine delle quali scatta un costo di permanenza di 90 sterline : quindi facciamo la spesa, consumiamo tutte le nostre due ore gratuite ed usciamo alla ricerca VANA di un parcheggio per il camper in zona Angel. Inesistente : dopo un’ora di peregrinazioni decidiamo di parcheggiare in divieto di sosta sul cancello di uscita della scuola dietro a casa di Jessica . In questa situazione molto precaria, sperando che nessuno ci mandi un’auto della polizia a cacciarci, inizio a mettere sul fuoco pentole, a lavare e preparare verdure, ad apparecchiare, e riesco a produrre la cena per la Jessica e Reef , che ci raggiungono verso le 10 di sera, con valigia e cuscini : olive, acciughine al limone su pane imburrato, cocktail di gamberoni, merluzzo in padella , insalata mista con pomodorini, avocado e anacardi. Quindi, quasi a mezzanotte, riusciamo a partire, dopo i saluti a Reef, che deve lavorare. Abbiamo deciso – dopo molte riflessioni su previsioni metereologiche/distanze chilometriche/presenza di collegamenti via treno con Londra (che servono a Ida per raggiungerci gli ultimi tre giorni) – di visitare la costa nord della regione del Norfolk, classificata come AONB (Area of Outstanding Natural Beauty : area di pregio naturalistico) , che comprende un susseguirsi quasi ininterrotto di riserve naturali protette, con ambienti molto particolari e diversi tra loro, scrigno di biodiversità, paradiso per varie specie, tra cui soprattutto foche ed uccelli migratori e residenti. E’ anche un’area a bassissimo inquinamento luminoso che consente l’osservazione del cielo, e l’unico territorio in Inghilterra dove negli ultimi anni si sono presentate le aurore boreali.
Decideremo strada facendo la destinazione serale, che cade su Cambridge, dove dormiamo all’ombra (lunare) di un college universitario. Tutti molto stanchi. (oggi solo 2 Km., tra gli scaffali di Sainsbury e i divieti di sosta). Buonanotte !
Sabato 1 luglio 2023. Il programma delle prossime giornate è per ora molto vago : appena partiti, dirigendoci verso Cromer (che si trova all’inizio del nostro percorso in direzione ovest sulla costa), troviamo il nostro percorso interrotto dalla impossibilità di attraversare un passaggio basso (altezza consentita fino a 2,8 m.). Mentre cerchiamo un percorso alternativo mi rendo conto che il paese in cui ci troviamo è uno dei più belli della regione, per cui decidiamo di fermarci a visitare Ely. Che si preannuncia notevole, almeno a giudicare dalla quantità di visitatori che attira (siamo nel fine settimana) ; ricerca del parcheggio in paese impossibile ; parcheggiamo a circa 1 km. e ci incamminiamo alla scoperta della cittadina. Partiamo dalla visita alla imponente cattedrale e all’annesso museo Stained Glass Museum . Passeggiamo poi nei vicoli e nei parchi del centro storico, uno dei più grandi nuclei medioevali con edifici integri ed ancora in uso attivo esistenti nel Regno Unito.
Troviamo sulla nostra strada una anziana signora che vedendoci studiare la mappa della cittadina, ci dà una serie di informazioni e consigli : passeggiamo quindi lungo il canale navigabile, dove un simpatico signore ci invita ad osservare il balcone della sua bella casa, dove ha installato due statue a grandezza naturale : una giraffa ed una civetta , commentando con allegra ironia : “ when we made it, it seems a good idea !” (quando lo abbiamo fatto ci sembrava una buona idea). Entriamo poi nell’angusto portoncino di accesso del negozio di antiquariato e anticaglie che ci ha consigliato la signora, che si rivela sconfinato e si sviluppa sui tre piani stretti e lunghissimi di un’antico edificio. Riusciamo a visitare solo un piano e mezzo scarso , ed alle 16 in punto chiudono : per fortuna mi viene da dire perché siamo riusciti a fare acquisti antichi (la Jessica si è concentrata sull’abbigliamento : una giacca ed un completo giacca e pantaloni sartoriale che le sembra cucito addosso, arrivato al negozio questa mattina ; io invece mi concentro sulle cose inutili ed acquisto tre buste di vecchie lettere e francobolli ) . Attraversiamo poi il lungofiume sul quale sta una lunga fila di vecchi salici, con le fronde che ondeggiano dolcemente al vento accarezzandoci, anche con il morbido rumore delle foglie.
Rientriamo in camper e riprendiamo il nostro percorso arrivando a Cromer, oramai all’ora di cena : il paese è bello, ma rimandiamo la visita a domani. Troviamo un parcheggio favoloso, sulla scogliera affacciata al mare, ma ovviamente è un no overnight parking, nonostante sia completamente vuoto. Con alcune acrobatiche inversioni di marcia e manovre Gabriele riesce a parcheggiare non troppo in discesa sul lungomare, sull’unico tratto di strada dove è consentito il parcheggio notturno dei camper. Cena affacciati all’azzurro e buonanotte. Oggi 8 km.
Domenica 2 luglio 2023. Ci trasferiamo di buon’ora nel parcheggio panoramico e paghiamo la sosta diurna ; con una bellissima passeggiata sul lungomare andiamo poi a visitare il centro storico ed il famoso pier. Comperiamo granchi (rimane un mistero il perché questa cittadina abbia i granchi migliori del Regno Unito) , insalata di pesce e cappesante (scallops, che cuciniamo con una noce di burro e sono un incanto).
Pranzo panoramico e trasferimento al Morston Quay, nella Blakeney Natural Reserve : abbiamo prenotato infatti un giro in barca (Beans Boat) per andare a vedere le foche. Con la nostra barchetta rimaniamo all’interno del bacino costiero creato dalla enorme duna semisommersa che anticipa il mare aperto ; in questo bacino naturale le foche hanno trovato condizioni di vita ottimali, che hanno consentito a questa colonia di crescere negli ultimi anni. Ai confini del mare aperto, dove le onde sono belle vivaci, troviamo le foche, sulle isole sabbiose che stanno per essere sommerse dall’alta marea, che nuotano felici intorno alla nostra barca a decine, spuntando dall’acqua e osservandoci curiose, rituffandosi allegramente alla ricerca di pesce.
Siamo in mezzo ad una riserva naturale, senza parcheggi accessibili con un percorso sostenibile (sono oramai le 7, anche se il sole splende alto) ; decidiamo quindi di andare a Wells Next the Sea. Dove troviamo il Mill Farm campsite, campeggio specializzato nell’ospitalità di camperisti con cavallo al seguito : la ragazza che lo gestisce, circondata da bambini, è gentilissima e ci fornisce tutte le indicazioni. Ci informa che il posto è “rustico” : difatti siamo parcheggiati vicino ai recinti dei cavalli, tra le varie costruzioni ed attrezzi della fattoria, in mezzo a campi di grano dorato. Facciamo una stupenda doccia : potente e calda … fino a quando decide di diventare potente e fredda. Tonificante. Buonanotte : 9 km.
Lunedì 3 luglio 2023. Visitiamo Wells, bel paesino raccolto intorno al porto, che rappresenta la principale attrattiva e si allunga per due chilometri accogliendo l’andirivieni delle immense maree. Dovremmo fare colazione con il miglior sausage roll del Regno Unito, che però oggi viene servito solo freddo : quindi rinunciamo, con malumori serpeggianti. Io mi oriento subito ad un roll alternativo prodotta dal forno locale, che ha un bellissimo aspetto : compero anche un po’ di alternative che rimangono nello zaino per il pranzo in spiaggia. Siamo diretti alla Holkham beach, dove arriviamo dopo la oramai consueta visita al Lifeguard shop. Siamo costretti ad allargare il nostro giro , perché nel primo tratto di spiaggia è vietato l’accesso dei cani. Attraverso la bellissima pineta raggiungiamo la fine della spiaggia balneare, dove le casette colorate su palafitte delimitano il confine con la sabbia. La lunghezza della spiaggia è davvero indescrivibile : la marea la risale tutta (1 chilometro almeno) e raggiunge i ripari in legno che sfidano coraggiosi una natura possente. Finite le casette, inizia la riserva naturale. Le dimensioni sono veramente difficili da valutare : in fondo in fondo riusciamo a vedere l’azzurro del mare e il bianco intermittente delle onde, ma camminando camminando non riusciamo assolutamente a raggiungerlo. Ci dirigiamo quindi attraverso la riserva naturale sfidando un vento potente che solleva la sabbia : ad un certo punto siamo completamente circondati da una distesa di sabbia che ha come orizzonte il mare da un lato e la duna e una sottili striscia scura di alti pini dall’altro. Camminiamo per ore cercando di arrivare ad una meta, senza però riuscirci, perché il punto di arrivo sembra sempre spostarsi dietro nuovi territori che appaiono inaspettati : ghirigori, pozze e rivoli di acque lasciate dalle maree in avvallamenti invisibili, nuovi tratti di sabbia inaspettata sferzati dal vento, tessuta con onde e ricami provvisori. Alla fine siamo riusciti ad arrivare circa a metà della spiaggia, in un punto in cui la duna di sabbia ha consentito la creazione dietro di sé di un territorio salmastro regolarmente allagato dalle maree, dove però è riuscita a crescere una enorme distesa di erica che sta fiorendo . Attraversando rivoli di acqua che compaiono sul nostro percorso riusciamo arrivare al punto di osservazione ai limiti della pineta. Qui ci sediamo sulla panchina della piattaforma di osservazione e ci concediamo il nostro meritatissimo pranzo : sausage rolls, spinach and feta roll, ice buns (panini spugnosi insapori ricoperti di glassa bianca, che risultano invitanti senza nessun motivo chiaro). All’uscita dalla spiaggia ci fermiamo in un piccolo bar costruito come un nido in mezzo ad un mare di erba ondeggiante ; all’uscita stanno per arrivare minacciosi nuvoloni nerissimi e propongo di aspettare . Figurati, tu ti spaventi per due gocce … e dopo pochi secondi inizia a scrosciare il più violento dei temporali : mentre inutilmente cerchiamo di infilarci le mantelle portate via dal vento impetuoso, io strillo di fare attenzione ai fulmini …. suggerimento la cui irrilevanza ed inutilità viene prontamente evidenziata : “mamma tu dovresti essere quella che mi rincuora, non quella che grida disperatamente”. Rientriamo nel piccolo bar fradici e ci consoliamo con un supplemento di patatine. Il vento comunque riesce ad asciugarci, tanto rapidamente quanto la pioggia ci ha bagnato.
Riprendiamo il percorso per tornare al campeggio, rinunciando alla possibilità del bus (che arriva solo tra 1 ora) ; lungo un tratto di strada senza marciapiede e piuttosto pericoloso, un automobilista gentilissimo dopo averci sorpassato si ferma, ci aspetta e ci indica un percorso sicuro attraverso i campi . Qui sembra che il senso della comunità esista e rappresenti un pilastro importante della vita sociale. Il sentiero che ci ha indicato è bellissimo : in mezzo a campi di grano dorato che ondeggiano al vento e luccicano al sole ancora bagnato dalle gocce d’acqua e ci regala un’ora di pura felicità, uno di quei momenti in cui entri in risonanza con la meraviglia del mondo che ti circonda . Torniamo al campeggio e ripartiamo diretti alla prossima meta: la Holme Dunes Nature Reserve di Brancaster . Arriviamo alle 7, quando oramai il centro visite è chiuso : ci siamo solo noi e pochi altri passeggiatori sull’altro lato del canale che si apre una strada ramificata fino al mare . Ci godiamo il sentiero della passeggiata sulle dune affacciate al calar del sole .
Questa lunga giornata si conclude con una veloce spesa serale ad una Lidl affacciata su grandi campi di lavanda fiorita ; scopriamo che esiste un percorso della lavanda, che purtroppo non avremo tempo per fare. Circondati da un tramonto eccezionale in cui nuvoloni neri si tingono di rosa e viola per i raggi del sole che esce sotto le nuvole e prima della fine del mare, all’orizzonte , approdiamo a King’s Lynn dove dormiamo in un parcheggio con posti dedicati ai motorhome (2 sterline per la notte e 3.80 per la giornata) , circondati dai furgoncini rossi della Royal Mail. Cena veloce, dopo una giornata piena di belle emozioni.
Dormiamo benissimo. Oggi abbiamo esagerato : 17 chilometri, che valgono molto di più (sulla sabbia e in controvento).
Martedì 4 luglio 2023. Colazione tranquilla ; mentre la Jessica e Gabriele vanno in stazione a prendere Ida – amica del cuore degli anni londinesi – che arriva in treno per trascorrere i prossimi tre giorni con noi, riordino e pulisco velocemente il camper. Veloce tè di benvenuto e visita a King’s Lynn, che non ci piace, rabbuiata anche dal cielo nuvoloso : paesone dall’aspetto austero, severo, rigido, un po’ trascurato , senza nessun luogo che ci attragga veramente.
La nostra visita termina alla casa dell’esorcista, a fianco della chiesa … probabilmente un pò di sole avrebbe rallegrato questa cittadina medioevale e allietato le funeste leggende che la abitano.
Decidiamo quindi di salutarla velocemente e di correre verso la prossima meta : Castel Rising . Stranissimo castello costruito più per scopi abitativi che difensivi : è un enorme cubo, dall’aspetto snellito da rilievi e decorazioni che si sviluppano su linee verticali, invisibile dall’esterno perché collocato all’interno di un alto cono circolare circondato da un fossato. Utilizzato per scopi ludici dalla gaudente proprietaria, la regina Isabella , che si è qui ritirata nel 1327 dopo aver perso marito ( Edoardo II, malato, dopo la deposizione ) , amante (Roger Mortimer, ucciso da Edoardo III figlio di Isabella) : lussuosa abitazione utilizzata per feste danzanti, battute di caccia a cavallo, banchetti, letture, rappresentazioni artistiche e teatrali. Spioviggina, mi metto il cappellino impermeabile e mi merito un ritratto fotografico in stile Elisabetta II . Passeggiamo poi tra i bellissimi cottage del villaggio e stiamo un po’ al telefono con Emma, Sabrina, Carlo e mia sorella che ci chiamano per salutare la Jessica, perdendo completamente l’orario. Per cui quando torniamo al parcheggio del castello per prendere il camper, scopriamo che hanno chiuso i cancelli e non possiamo uscire. Fortunatamente ci hanno lasciato un biglietto recuperato dalle nostre due ragazze atletiche che scavalcano l’alta recinzione (“se volete uscire chiamate questo numero”) ed il custode ci raggiunge sorridendo : “non siete i primi e non sarete gli ultimi : don’t worry”. Thank you so much and good bye .
Ripartiamo diretti alla Snettisham Nature Reserve : area costiera protetta di nidificazione degli uccelli . Decidiamo di entrare in un bel campeggio (Diglea holiday park), anche per l’assenza di alternative . Il sentiero della riserva è compreso tra una stretta spiaggia di piccoli sassi levigati (con molti tratti delimitati per la nidificazione) ed un vasta area salmastra colonizzata da piante verdissime , arbusti neri, con gruppi e/o distese di fiori dai colori intensi : predominano le distese e le chiazze blu amplificate dalla luce del tramonto, alternate a improvvise pennellate di viola o giallo. Un incanto assoluto. Avvistiamo alcuni uccelli , molti conigli ed un muntjak, un piccolo cervide, dal corpo arrotondato e dalle corna pelose appena abbozzate : purtroppo in queste vacanze ne avvisteremo molti morti sul ciglio delle strade, perché sono fatalmente attratti dalle luci delle autovetture . Ma questa passeggiata ci riserva IL MOMENTO PIU’ EMOZIONANTE DELL’INTERA VACANZA: ad un certo punto vediamo, sulla spiaggia sassosa che digrada velocemente nel mare, una signora con un giubbotto rifrangente ed un’ aria preoccupata. Dopo poco vediamo arrivare di corsa altri due ragazzi , che portano un grande contenitore per il trasporto di animali ; uno dei due afferra qualcosa con una coperta . Non riusciamo a capire cosa stia succedendo ma la situazione mi incuriosisce per cui mi lancio in spiaggia lasciandomi scivolare (rotolare) lungo la ripida discesa. Scopriamo che le persone sono favolosi volontari della RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), associazione che sostiene molti progetti di sostegno per animali, tra i quali un pronto intervento per animali feriti o in difficoltà attivo 24 ore su 24, oltre a centri di cura. Mi dicono che hanno recuperato due cuccioli di foca, rimasti probabilmente orfani subito dopo il parto. Uno dei due è più piccolo e sofferente perché nato pretermine. Mi mostrano tesserini identificativi e mi consentono di guardare velocemente i due cuccioli dentro il trasporto : e io ricorderò per sempre questo momento come uno dei più emozionanti di tutta la mia vita : le due fochine mi guardano spaventate e disorientate con grandi occhi neri, lucidi e profondi… e io non voglio disturbarle oltre. Li ringrazio come posso con il mio stentato inglese, ma spero che gli sguardi dicano più delle parole : mentre arrivano anche Gabriele, Jessica e Ida , recupero il biglietto da visita del centro . Mentre i due ragazzi portano le due fochine al centro di trattamento East Winch Wildlife Centre , dove la loro centrale operativa ha trovato la disponibilità di due posti, la signora ci fornisce molte informazioni sull’attività dell’associazione, oltre che spiegarci come dobbiamo comportarci nel caso ci capiti di trovare animali in difficoltà. Tutto molto professionale ed impeccabile. Da questo momento penserò spesso alle due piccole foche, così sfortunate all’inizio della loro vita e nello stesso tempo così fortunate ad aver trovato gli umani giusti, sperando con tutte le mie energie che possano resistere e farcela. E mi chiedo come potrò fare a recuperare informazioni sul loro decorso.
Rientriamo in campeggio con il cuore gonfio di emozione . Ci aspetta la più bella doccia delle vacanze, in una cabina lussuosa. Ed una cena sontuosa con tagliatelle al ragù, portato appositamente da casa. Buonanotte (mi sveglierò un po’ di volte sempre pensando alle due fochine e concentrando tutte le mie speranze). Oggi 12 Km.
Mercoledì 5 luglio 2023. Cerchiamo di continuare a succhiare tutto il nettare della vita e di non pensare al fatto che siamo già arrivati al penultimo giorno di vacanza. Ci dirigiamo a Sandringham, dove abbiamo prenotato l’ingresso al parco e residenza reale per questa mattina. Facciamo colazione/pranzo con una sontuosa english breakfast acompagnata da un ottimo tè al ristorante, che ci delizia di un servizio impeccabile ed accogliente. Bisogna dire che è proprio tutto perfetto : di quella perfezione perfetta, non troppo pesante o inquietante. Ida con un colpo di mano riesce ad offrirci la colazione e siamo pronti per la visita . Vietatissimo fare foto all’interno della residenza che è bellissima, soprattutto all’esterno (per i miei gusti) : a differenza di Windsor, sicuramente più istituzionale, qui siamo nella casa della famiglia reale, con fotografie, luoghi di vita “normale”…. Gli interni sono sempre sfarzosi con vetrine, giade, raccolte infinite di armi e armature orientali, vasi e paraventi orientali, la raccolta degli acquarelli di re Carlo, ma si respira comunque l’atmosfera privata di una casa reale. La regina Elisabetta trascorreva sempre qui le vacanze natalizie, che si prolungavano fino al 6 febbraio, data della morte del padre, quando la sua vita è cambiata e la bella ragazza ha perso per sempre lo spensierato sorriso delle sue foto giovanili, e per uno strano gioco del destino è diventata improvvisamente regina. E scopriamo che le cose a cui era più affezionata, che ha voluto raffigurate nell’ultimo ritratto all’ingresso della casa, sono una fotografia di sé bambina circondata dall’abbraccio dei genitori ed una statua raffigurante due angeli che si parlano. Vediamo anche la famigerata sedia bilancia – odiata da Diana – con la quale da antica tradizione famigliare gli ospiti invitati alle feste natalizie venivano pesati all’arrivo nella tenuta di Sandringham e poi alla partenza, in quanto il re voleva essere sicuro che si fossero divertiti ed avessero mangiato abbastanza. Vediamo anche il lusso assoluto : delle apparecchiature dei tavoli della colazione e del pranzo, delle ceramiche, degli argenti, dei tessuti, delle meravigliose le sete da parati (che non sono applicate al muro, ma tese su cornici di sostegno, con precisione ultramillimetrica), delle autovetture conservate nei garage. Bellissimo anche il parco, con alberi secolari, oche della famiglia reale che pascolano beate su prati perfettamente tagliati, il cimitero dei cani della regina rivolti proprio alla sua camera. Purtroppo entriamo nel negozio e non resistiamo alla tentazione di alcuni acquisti (tra cui il favoloso tè della colazione, che spero non mi deluda).
Siamo pronti per la prossima tappa : ma vogliamo almeno fotografare i bellissimi campi di lavanda in piena fioritura . Io e Ida ci prendiamo per mano e attraversiamo la strada a traffico veloce e facciamo qualche foto : e come folgorata da una magica polverina , mi sento una ragazza..
Arriviamo a Hunstanton, dove facciamo una stupenda passeggiata sotto la bellissima scogliera bicolore : sopra bianca e sotto rossa . In spiaggia si aggiunge il verde che ricopre i massi caduti nella marea. Incanto assoluto, incrinato solo dal fatto che appena arriviamo in spiaggia il sole si nasconde dietro un nuvolone e non ricomparirà più, ad illuminare i colori splendenti di questa spiaggia. Per scoprirne ogni segreto geologico :
Decidiamo di concludere la giornata con un fish and chips di saluto al mare : troviamo quello che scopriamo essere il 3° miglior fish and chips del Regno Unito (e soprattutto l’unico che faccia asporto, ancora aperto) : oltre ad una porzione del solito merluzzo intero, ci concediamo i bocconcini di merluzzo, i gamberoni e gli scampi. Tutto molto gustoso anche perché riusciamo a parcheggiare lungo la strada sopra la scogliera, con una bella vista sul tramonto. E su un gabbiano che attende paziente che ci decidiamo a lanciargli qualcosa : come al solito sono io a cedere, ma devo chiudere velocemente il finestrino perché lanciato il primo pezzetto di pane vedo arrivare uno stormo intero di gabbianelli intraprendenti .
Vista la impossibilità di parcheggiare per la notte decidiamo di tornare a dormire tra i furgoncini della royal mail a King’s Lynn, tappa comoda per il percorso di domani. Buonanotte (10 Km.).
Giovedì 6 luglio 2023
Oggi abbiamo selezionato due tappe che troveremo all’inizio della strada che ci riporterà a Londra. Castel Acre è la prima : piccolo villaggio raccolto attorno ai resti del castello, alla chiesa ma soprattutto al priorato che rappresenta il nucleo originario del luogo, costruito per l’insediamento di una comunità monastica che ha avuto una florida crescita fino al drastico intervento di Enrico VIII. La facciata della chiesa, rimasta miracolosamente in piedi, oltre che I resti dei vari edifici del priorato ci danno l’idea della complessità del luogo : la residenza del priore è rimasta quasi indenne, anche perché sottoposta ad interventi di recupero con finalità abitative.
Dopo un pranzo di avanzi, melone ed affettati bolognesi ed inalate miste, ci dirigiamo alla Oxburg estate and Hall, splendida residenza vittoriana della facoltosa famiglia Bedingfield , passata al National Trust nel 1952 (a parte una consistente porzione ancora abitata dalla famiglia proprietaria). Mentre gli esterni sono bellissimi, gli interni sono decisamente cupi e pesanti, con le pareti ricoperte da tappezzeria in cuoio scuro ed arredi belli ma altrettanto scuri e pesanti (curiosa la porta segreta che sembra una sezione della libreria piena di volumi) . Lo spirito cristiano che anima la famiglia sin dall’antichità, testimoniato da una lettera di ringraziamento autografa di Paolo VI, non trasuda dalla evidente ricchezza dell’abitazione. Passeggiata nel parco, dove ci fermiamo nella casetta di lettura nel bosco (ed altre gioie della vita pare di capire dalla descrizione appesa alla parete) , affiancata da un ruscello che scorre in mezzo a mille riflessi di verde, sotto le radici di un grande pino. Infine rientro a Londra.
Lasciamo le ragazze alla fermata della metro di Seven Sisters, mentre noi approdiamo al Lee Valley Campsite , perché non abbiano trovato posto in strutture alternative. Cena veloce e buonanotte, abbastanza stanchi. Oggi : 5 km.
Prima di dormire però mi viene in mente di provare a cercare il centro di accoglienza delle fochine : e trovo il loro sito internet dove vedo diversi post : quello del recupero dei primi due cuccioli di foca della stagione. Sono state chiamate PRIMROSE e FORGETMENOT (PRIMULA e NONTISCORDARDIME ) e stanno decisamente bene : nel secondo post si avvicinano fiduciose all’operatore che le nutre. Sono vispe e reclamano a gran voce il latte ; sono così felice che potrei volare. Invio il link a tutti e condivido il sito dell’associazione che cerca sostegno e contributi.
https://www.rspca.org.uk/local/east-winch-wildlife-centre
Visitando il collegamento del sito su facebook potrete vedere Primrose e Forgetmenot in vari filmati (3 luglio 2023 a pochi giorni dal soccorso , il 20,22,24 agosto 2023 nei miglioramenti, fino alla liberazione il 4 dicembre 2023 e oltre) . E anche molti altri salvataggi .
Venerdì 7 luglio 2023. Dopo vari tentativi infruttuosi ed una certa tensione, riusciamo finalmente ad inviare quattro confezioni di vitamine richieste dal centro per le fochine ; dopo pranzo (toast + frutta) prendiamo i borsoni di Jessica e li recapitiamo a casa sua (attraverso un viaggio di quasi due ore che prevede : 10 minuti di cammino e 15 di attesa alla fermata + bus + overground + metro linea azzurra + metro linea nera + 10 minuti di cammino) . Organizziamo una merenda con frutta ed un avanzo di biscotti delle vacanze ; poi aiutiamo la Jessi a dare una ripulita a casa ed una riordinata all’armadio ; faccio un orlo di una tutina di jeans … ed è arrivato il momento dei saluti, con la solita stretta al cuore che cerchiamo di stemperare. Riusciamo a salutare anche Marco e Reef. La vacanza è finita e dobbiamo rientrare : ed è sempre un po’ difficile, anche se la vita londinese non è fatta per noi, come ci raccontiamo per consolarci e come ci racconta il lungo (ed affollatissimo) viaggio di ritorno in campeggio. Cena veloce e nanna. (oggi solo 4 km.)
Sabato 8 luglio 2023. Partiamo alle 5 dal campeggio ed arriviamo a Dover alle 6.40 senza intoppi. C’è da meravigliarsi però che siamo riusciti a prendere il traghetto di ritorno. Infatti dopo aver sbagliato il giorno (ero convinta fosse il 7, ma mi sono accorta che era l’8), adesso ho sbagliato anche l’orario (ero convinta che la partenza fosse alle 8.30, invece era alle 7.40) . Inoltre c’è una lunga fila disposta in 10 colonne ai controlli doganali, dove aspettiamo per più di un’ora. Partiamo quindi alle 9.10 e ci attende solo un rientro in un viaggio che diventa sempre più caldo. Anche le cicogne – che pascolano in un’area dell’autostrada francese – sono abbastanza disorientate.
Arriviamo alla prima tappa – Dinant , in Belgio – fradici ed affaticati, quasi senza respiro per il caldo. Anche la Nina ansima guardandoci con sofferenza. Dopo essere entrati in paese attraverso due altissime rocce che contengono uno stretto passaggio, parcheggiamo vicino al fiume Meuse. Mentre controllo il parcheggio, sento avvicinarsi il rullio di tamburi e musica ritmata e non faccio in tempo a chiedermi cosa sia che compare banda e sfilata storica in costume. Se non fosse tanto caldo mi verrebbe da ridere … Dopo cotanta accoglienza – che non era riservata a noi come poteva sembrare – riusciamo a trovare un parcheggio gratuito all’ombra : ci riprendiamo e facciamo una breve paseggiata verso il centro, per constatare che Dinant è proprio una bella cittadina, meritevole di una successiva tappa di perlustrazione più approfondita. Ma oggi fa veramente troppo caldo e decidiamo di rientrare in camper, cenare velocemente, farci una doccia fredda ed andare a dormire. Buonanotte (solo 4 km, sudatissimi). Preparandoci ad affrontare il rientro di domani, con gli ultimi 760 km di queste lunghissime, bellissime, variegate vacanze, in cui il tema dominante – potremmo dire – siano state le sorprese.
Arrivati a casa, Sky ci avverte subito che la prossima volta verrà con noi.