SPLENDIDA NANCY , maggio 2024

Da Como siamo nuovamente partiti per Londra, facendo un itinerario un po’ largo : siamo infatti passati da Bologna (per motivi di famiglia) e da Forlì, per visitare (per la seconda volta) la mostra “Preraffaeliti. Rinascimento moderno” : il Museo Civico San Domenico ha promosso questa bellissima mostra – una delle migliori che io abbia mai visitato – sia per le opere (quasi 400, provenienti dai musei inglesi, americani, irlandesi e da molte collezioni private, con opere che mai si sono viste né si vedranno in futuro) che per approfondimento e chiarezza espositiva, che mi hanno fatto comprendere chiaramente le ragioni del mio innamoramento per questo movimento artistico,  che cerco sempre in ogni nostra peregrinazione inglese.

La soddisfazione ci fa dimenticare la fatica del percorso ; come prima (e rapidissima) tappa di trasferimento approdiamo alla SPLENDIDA Nancy : ci concediamo una STUPENDA passeggiata di 5 ore. Troviamo parcheggio per il nostro camper vicino alla capitaneria di porto, sulla Meurthe : approfittiamo  di uno dei tre circuiti turistici della città ( centro storico, con i suoi monumenti principali ; delle acque, sulle rive della Meurthe ; Liberty, di cui la cittadina è una delle capitali). Oltre a questi, sono disponibili molti percorsi cicloturistici con mappe, depliant, perfette spiegazioni online scaricabili gratuitamente.

Oltre alla enorme ed organizzatissima offerta turistica (arricchita da residenze e musei di assoluto rilievo) che la rendono meravigliosa (non mi viene altro termine) , Nancy ci appare tranquilla e vivibilissima, incontaminata dal turismo di massa : la piazza accoglie alcuni locali che mantengono la loro eleganza e le vie circostanti non sono affollate (né omologate ed imbruttite dai negozi che solitamente soffocano i bellissimi centri storici delle nostre città) . I ritrovi serali dei ragazzi sembrano raccolti in alcuni locali che circondano la cattedrale ed illuminano in modo romantico i vicoli del quartiere medioevale.  Scopriamo anche che a Nancy comprare casa costa meno che nel piccolo comune comasco in cui viviamo.   

Nancy è una cittadina di poco più di 100.000 abitanti , capoluogo del dipartimento della Meurthe e Mosella nella regione Grande Est francese.   La sua storia è relativamente giovane : sembra partire all’epoca merovingia nel X secolo ; diventa poi capitale del ducato di Lorena e dal 1400 inizia un notevole ampliamento e sviluppa una vita culturale senza precedenti.   Nel 1737 Stanislao Leszczynski , re di Polonia e suocero di Luigi XV, riceve in dono il ducato di Lorena, che governa sino alla sua morte  , portandolo al suo massimo sviluppo in pieno illuminismo.  Crea la piazza a lui intitolata, oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, insieme alle altre due contigue : Place de la Carriere e Place de l’Alliance.

Quando Stanislas arriva a Nancy, trova una città divisa nettamente in due settori : una medioevale ed una rinascimentale, entrambe fortificate. Era impossibile spostarsi dall’una all’altra senza attraversare cancelli e fossati.  Oltre alla costruzione della sua piazza si propone un’enorme progetto di modernizzazione e riqualificazione urbanistica dell’intera città, che è disposto a finanziare in gran parte in prima persona, unendo le forze di famosi architetti ed abili artigiani. Il progetto ha dato inoltre avvio a molti progetti collaterali che hanno coinvolto l’intera città.

Place Stanislas : costruita per arricchire la città con una Place Royale con edifici sontuosi e monumentali rivolti alla statua del re al centro, non delude le aspettative.  Progettata da Emmanuel Herè come un enorme quadrato delimitato dai palazzi di governo, in stile classico-barocco armoniosamente affiancati ,  uniti da sette enormi cancellate dorate ai quattro angoli ed a metà di tre lati ; si propone come naturale continuazione della Place de la Carriere, dalla quale la separa l’Arc de Triomphe.  Dall’alto dei palazzi un tripudio di angeli offerenti meraviglie osservano i visitatori da ogni lato.  Balconate, fontane, statue a profusione, con un’impressione generale di gioia e festa. Gli edifici della piazza oggi accolgono, oltre a numerosi ed eleganti bar e ristoranti, la sede centrale del municipio (Hotel de Ville), oltre ad alcuni privati ; gli appartamenti di Stanisalas (Pavillon Alliot) sono diventati il Grand Hotel de la Reine ; il Pavillon de Fermes (in origine l’ufficio delle tasse), dopo aver ospitato il vescovado , dopo la separazione tra stato e chiesa, accoglie la Lorraine National Opera House ; la vecchia università di medicina è oggi il Museum of Fine Arts ; il Pavillon Jaquet è da sempre sede di negozi ed abitazioni private.

Place de la Carriere : costruita nel XVI secolo e completamente rinnovata da Herè, è una lunga piazza che presenta l’Hotel de Craon,  la Corte di Appello, palazzi residenziali per governatori, mercanti, militati ed ambasciatori,  ed è chiusa in testa dal Musee de Lorrain .  E’ così chiamata per i giochi a cavallo che vi si tenevano prima del 1800.

Place d’Alliance : il suo aspetto intimo, severo e lineare si discosta dallo sfarzo delle due precedenti ; circondata da palazzi residenziali, dove Stanislas si circondò di famiglie e persone a lui gradite.

Saltiamo poi immediatamente all’ ottocento, quando Nancy conosce un nuovo periodo di prosperità culturale ed economica, divenendo la città di residenza dei francesi di Strasburgo e Metz che rifiutano l’annessione delle due città alla Prussia, tra i quali molti intellettuali ed industriali.  Da qui parte il movimento dell’Art Nouveau con la celebre Scuola di Nancy, oggi splendida sede di museo : agli artisti capofila (Emile Gallè, Antonin Daum, Louis Majorelle, Victor Prouvè, Eugene Vallin …) si uniscono schiere di architetti, maestri artigiani (ebanisti, vetrai, fabbri, carpentieri…) che abbelliscono l’intera città.     A Nancy molte case mostrano la firma dell’architetto che le ha progettate, come i quadri e molte opere d’arte : arte che qui diventa bellezza diffusa che ti avvolge e si respira ancora oggi in tutta la città. Nel quartiere attiguo al Parc de Saurupt – quasi ad ogni passo – vorresti suonare il campanello di ogni abitazione, per ammirare la luce colorata delle splendide vetrate, la bellezza di interni che puoi solo immaginare o intravedere dalle finestre.

La scuola di Nancy ha lasciato molti splendidi edifici pubblici ( Camera di Commercio, BNP Paribas, vetrata del Crèdit Lyonnais, Rue des Domenicains, Brasserie l’Excelsior… ) e privati (Casa Majorelle, atelier di Emile Gallè, atelier di Eugene Vallin, Immeuble France –Lanord, Maison Bergeret ….), intere vie e  quartieri.

In sintesi : la splendida Nancy merita una bella vacanza di almeno una settimana.

Noi abbiamo scelto l’itinerario liberty e  proponiamo alcune suggestioni.

Da non dimenticare : passeggiata notturna nelle tre piazze, illuminate dalla magie dei lampioni. 

 

 

E viste le belle suggestioni, recuperiamo il diario e le fotografie della nostra precedente visita a Nancy, nell’aprile 2022, per completare lo sguardo su questo splendore.

Lo spirito del viaggio ci protegge : per interrompere il percorso Gabriele propone di sostare a Nancy (di cui non sapevamo proprio nulla) e dopo rapida consultazione del meraviglioso mondo www, scopriamo che la città è una capitale del liberty francese ed offre numerose attrattive.  Quindi non trovando sosta nell’area camper situata strategicamente in pieno centro, ci dirigiamo al campeggio più vicino, Le brebois , dove arriviamo con la reception oramai chiusa.  L’arrivo di un’altra roulotte e la ricerca di un addetto ci aprono le porte del paradiso : l’area del camping è situata in un bellissimo bosco, con piazzole erbose giganti . L’addetto, gentilissimo, continua a dire che non c’è problema : possiamo metterci dove vogliamo, fare cio’ che vogliamo … e a tutto  penseremo domani.

Dopo una notte riposatissima, risveglio tranquillo, doccia e colazione e partenza motivatissimi per la visita di Nancy : il camping è comodissimo per raggiungere il centro . All’uscita la fermata del bus : i biglietti, molto semplicemente , si acquistano dall’autista che sorride e saluta cordialmente e fa anche due chiacchiere con i turisti.

Ci dirigiamo immediatamente al Musée de l’Ecole de Nancy , aperto nel 1964 ospitato in una bellissima dimora borghese costruita alla fine del 1800 appartenuta a Eugene Corbin, uomo d’affari e grande collezionista .  I pezzi esposti sono giunti da raccolte pubbliche e da donazioni private. 
Le collezioni (quadri, sculture, vetreria, oggettistica, arredi , pavimenti, carte da parati, lampade e lampadari,  di illustri esponenti del movimento artistico liberty : Emile Gallé, Victor Prouvé, Eugene Vallin, Henri Berger, Louis Majorelle, Manifacture Daum …)  sono esposte  a comporre le
sale di  una dimora , che risulta quindi essere stupefacente ed incantevole  .  Ovunque dirigi lo sguardo vedi dettagli poetici : ogni oggetto richiama elementi naturali, fiori, piante acquatiche, alberi, uccelli , le stelle ; le figure rappresentate hanno l’incanto del sole e il movimento del vento ; tutto è morbido, fluido, rotondo… Per un’appassionata di art nouveau come me siamo praticamente in paradiso. Ovviamente nel magnifico giardino troviamo le piante ed i fiori rappresentati all’interno .Un padiglione circolare ospita un acquario affacciato ad un piccolo laghetto con ninfee, lillà, peonie, iris  , anemon
i.

Nel giardino troviamo anche il movimento funerario alla memoria della giovane moglie dello scrittore Jules Rais , quasi un vortice di fumo che si disperde nel cielo. Proseguiamo la nostra passeggiata dirigendoci verso il centro, passeggiando spesso su un tappeto di petali rosa per strade che scorrono su dolci discese e salite, sulle quali  si appoggiano le facciate delle case color miele, in cui ritroviamo frammenti e citazioni liberty che confermano una
delle due anime della città.L’altra anima, quella medioevale, rinascimentale e  settecentesca e testimone senza dubbio alcuno de la grandeur francese , la troviamo nelle tre piazze patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO (la maestosa Place Stanislas  terza più bella piazza di Francia secondo i francesi , enorme piazza quadrata con quattro cancelli di accesso sui lati e quattro fontane negli angoli ed angeli e sguardi fermi che la osservano dall’alto ; la Place de la Carriere, la place de l’Alliance),  nella via Haute Borgeois dove si affacciano le residenze della nobiltà , nelle porte di accesso al centro (Porte Notre Dame e Porte de la Craffe)  e nei vicoli del centro storico.Pranziamo con un impressionante hamburger gourmet da Voyou vicino alla piazza : grondante letteralmente di prodotti del territorio e del locale (pane-carne-formaggio-verdure-salse), consigliato come pasto unico della giornata. Terminiamo il pomeriggio con la visita alla seconda casa museo
liberty : Villa Majorelle.   La famiglia Majorelle gestiva una azienda artigianale artistica  che divenne nota in tutta la Francia nella Exposition Universelle de Paris del 1900 : ebanisteria, vetreria, ceramiche, ferro battuto, decorazione artistica. Louis Majorelle partecipò alla fondazione de l’Ecolé de Nancy rendendo la città una delle capitali dello stile Art Nouveau. La bellissima villa è fresca di completo restauro, che dalla rovina l’ha riportata allo splendore originario.Rientro in camper, tisana, mela e buonanotte.Seguaci della filosofia del “cogliere l’attimo”, sempre più intimamente contagiati dalla frenesia liberty e ispirati dalla seconda giornata di cielo azzurrissimo e sole magnifico , decidiamo di non lasciare Nancy senza vedere alcune altre tappe fondamentali. Cerchiamo la sede centrale del Credit Lyonnaise, dove si può entrare liberamente per ammirare il magnifico salone sormontato da una stupefacente vetrata Art Nouveau (250 metri quadrati, composta da 523 pannelli)
di Jacques Gruber : gli impiegati lavorano immersi in una luce colorata che forse potrebbe distrarli un po’. Completiamo la nostra visita con il Musée des Beaux-Arts, che comprende opere in progressione cronologica dal 1400 ai giorni nostri , con un’ampia bellissima sezione dedicata all’arte di fine ottocento-novecento. 

Una annotazione su Infinity mirror room (Yaoi Kusama) : all’interno della piccola camera è tutto molto buio , e non si vede la stretta pedana su cui stiamo camminando, circondata da acqua che amplifica all’infinito i riflessi degli specchi alle pareti . Ci sembra di galleggiare nell’universo, nello spazio infinito e stellato : un bagno nell’universo . Peccato che stavo davvero per caderci dentro...

E per finire , la infinita collezione Daum : centinaia (forse migliaia) di vasi in vetro art nouveau.

E’ giunta l’ora di tornare a casa : facciamo tappa serale in Svizzera affacciati alle placide acque del Sursee (parcheggio a Sempach) dove arriviamo giusto in tempo per ammirare il tramonto, che è la degna conclusione di questa stupefacente tappa di viaggio, che come molte soste impreviste, ci ha regalato emozioni profonde.