VILLA CARLOTTA : LA MERAVIGLIA E LA POESIA

Dopo molti anni – circa 30 – abbiamo nuovamente visitato Villa Carlotta, rimanendo incantati dal suo splendore, riportato alla luce dagli importanti lavori di valorizzazione e recupero effettuati e tuttora in corso, che hanno annientato il nostro vecchissimo ricordo di stanze grigie e quasi vuote, circondate da cascate di fiori.       Tremezzo come al solito ci accoglie con la straordinaria bellezza del suo paesaggio : le antiche eleganti dimore di villeggiatura , lo sguardo che si allunga sino ad accarezzare le dolci curve di Bellagio. 

Il 28 settembre -in una spettacolare  giornata di sole , una di quelle occasioni che un fato generoso ti regala-  abbiamo partecipato ad una  bellissima visita guidata dal conservatore della Villa, Alberto Corvi, che ci ha incantato, emozionato ed anche commosso con il suo coinvolgente racconto e la sua premurosa attenzione.  Abbiamo qui conosciuto le vicende di Giovanni Battista Sommariva, il politico e mecenate che ha dato vita ad una monumentale raccolta di beni artistici che oggi purtroppo rimane solo in parte.  E dopo una veloce sosta presso il bel ristoro, abbiamo anche partecipato alla visita dei giardini, guidati da Gianluca Selva, capogiardiniere e soprattutto cintura nera di giardinaggio in arrampicata. Ci sono stati svelati alcuni segreti delle piante secolari , esotiche , curiose , delle enormi serre (dove vendono riparate in inverno gran parte delle piante, che incredibilmente sono in vaso), del recupero dell’uliveto secolare, della pesciera … 

Abbiamo anche visitato la bella mostra di Luisa Albertini, vivace artista comasca che ci ha divertito con le sue opere colorate e popolate dalle figure meravigliate che abitavano le sue stanze e lei chiamava per nome.

E così, una visita sola non è stata sufficiente : oggi abbiamo voluto portare – e porteremo ancora nelle prossime settimane – i nostri amici ad ammirare tanta bellezza. I baci appassionati, gli abbracci dolcissimi, gli sguardi languidi, orgogliosi o frementi che affollano le stanze antiche ; le lacrime del rimpianto scolpite nel marmo ; una statua che sembra animarsi e travolge il suo creatore, l’attonito Canova che non riuscirà più a separarsene ; l’azione scolpita e fermata per l’eternità  in semplici e sapienti gesti pieni di tenerezza ; le forme perfette degli Dei dell’Olimpo che scendono nelle nostre vite e ci circondano  …  E le antiche stanze improvvisamente si animano di  presenze eterne, che sembrano parlarci : ci dicono  che le più profonde esperienze umane attraversano immutate il  tempo ed i territori, come frecce  capaci di colpirci al cuore.

E gli stessi sentimenti – orgoglio, dolcezza, caparbietà, amore, saggezza  – troviamo a risuonare nei giardini e nei fiori , nella danza delle libellule che ci volano attorno, e che non si rassegnano ancora all’arrivo del primo freddo .   

Io voglio davvero ringraziare dal profondo del cuore tutti gli operatori della Villa  che ci hanno accolto con tanta passione e che soprattutto hanno ridato vita e curano ad un tesoro tanto prezioso, facendolo nuovamente risplendere .

Lascia un commento