Eravamo rimasti ai Kew Gardens. Ed ora : incontro con socievolissima, curiosissima e golosa scoiattolina, che ha individuato il nostro sacchetto delle caramelle alla frutta. E risulta impossibile non dargliene qualcuna…. anche perchè viene a prendersele impetuosamente … ma le interessa anche fare la conoscenza di tutti noi e capire se la macchina fotografica di Carlo è commestibile.












Venerdì 17 giugno
Facciamo tutti la doccia in campeggio . La Jessica ha un turno breve (6-10);
pranziamo in una vecchia scuola vicina al quartiere di Shorenditch, che visitiamo (writers).


il quartiere dell’arte, la moda, i locali cool, le serate che diventano mattina e, a volte, dell’esagerazione fine a se stessa. Shoreditch, territorio conteso tra gang fino ad una quindicina di anni fa, si è negli anni popolato di artisti e studenti che qui venivano a vivere attratti dai prezzi cheap. Ed ecco che lentamente il quartiere risorge, l’area viene riqualificata, l’intera zona cambia volto trasformando un quartiere pericoloso, nell’area più gettonata tra i professionisti dell’arte e non solo. Se amate l’arte del graffito in questo quartiere non troverete solo nomi famosi come il già citato Banksy ma se volete fare un piccolo tour, date uno sguardo a questo video-documentario dei VagaBrothers!















Visita alla Leighton House , dimora ottocentesca dell’artista , molto molto bella. Proibitissimo fare fotografie. Merenda in un locale alla moda vicino a Liverpool Station.
Sabato 18 giugno
Colazione al Costa Coffee a West Kensington ; pranzo da Chez Antoniette a
Covent Garden poi salutiamo la Jessica che ha chiusura (14-22) , e visitiamo il
Museo dei trasporti a Covent Garden. Come tutti i musei inglesi si dimostra grandioso.
Riesce a coniugare il passato con il presente e ad agganciarlo energicamente al futuro.
E anche noi ci sentiamo parte del flusso….


















Da adesso in poi il diario finisce e avremo solamente la successione dei luoghi visitati.

Visita allo zoo di Londra, nella cornice di Regent’s Park.





Il London Zoo, che si trova presso Regent’s Park, è amministrato e gestito dalla Zoological Society of London (ZSL). La società, istituita nel 1826, possiede anche un altro zoo, il Whipsnade Zoo, nella contea del Bedfordshire; qui vengono mandati gli animali di grossa taglia, quali elefanti e rinoceronti, che non possono essere mantenuti nello zoo di Londra. Presso lo zoo di Londra sono presenti anche la più antica casa dei rettili (1849), il più antico acquario (1853) e il più antico zoo per bambini (1938). Lo zoo non riceve aiuti economici dallo Stato e si mantiene con le entrate dei visitatori e la pubblicità. Gli animali sono trattati e tutelati in ogni circostanza.







Tiger Territory è l’area dedicata alle tigri di Sumatra dello zoo, progettato dall’architetto Michael Kozdon[4] e inaugurato ufficialmente dal Duca di Edimburgo, nel marzo 2013. L’habitat è di 2.500 metri quadrati (27.000 piedi quadrati), contiene al suo interno dell’autentica vegetazione indonesiana, ed è sovrastata da una copertura in rete di cavi d’acciaio da 3 millimetri, sostenuta da quattro pali metallici. L’area ospita anche dei muntjac di Reeves, dei gibboni dalle guance bianche e, dall’agosto 2020, una coppia di babirussa delle Molucche






























La visita al parco, come al solito, è comunque gratuita.








In questo cuore occidentale però, c’è una piccola parte di pace. Un angolo zen in cui dimenticare tutto, rilassarsi e contemplare: il Kyoto Garden. E’ uno spettacolo per gli occhi e il cuore, un piccolo angolo di Giappone all’interno della capitale inglese: bellissimi e coloratissimi pesci colorati, lanterne, piccole cascate, rilassanti angoli con panchine e una sensazione di pace che pervade l’anima. In questo giardino non è possibile calpestare l’erba : a differenza degli altri parchi londinesi e britannici in generale, dove si può tranquillamente camminare sull’erba, qui è vietato, e a ricordarvelo ci sono delle piccole “transenne” in corda, che non stonano affatto con l’ambiente circostante.
Aperto per la prima volta nel 1991, è stato donato dalla città di Kyoto a Londra a testimoniare l’amicizia tra il popolo britannico e quello nipponico.






L’ha ripubblicato su TRACCE e SENTIERI.
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